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Caldaie a biomassa
Le caldaie a biomassa sfruttano i combustibili rappresentati dagli scarti della lavorazione che possono essere di diversa natura, ad esempio possono rappresentare combustibili gli scarti delle lavorazioni agricole come il cippato, la legna, il pellet e oli di scarto oppure quello che deriva dalla lavorazione industriale come polvere di segheria, borotalco, scarti di lavorazione di materiale plastico, fermentazione di scarti di alimentazione e tanti altri.
Cos’è la biomassa?
La biomassa comprende principalmente il legno, cippato e pellet ma anche tutta una serie di combustibili che per lo più derivano da reflui/scarti di lavorazione.
Quando conviene?
Le caldaie a biomassa trovano applicazione soprattutto nell’industria sfruttando lo scarto di lavorazione, ad esempio nel caso di un mobilificio possono essere sfruttati come combustibile gli scarti derivati dal taglio della legna, oppure nel caso di una raccolta da discarica di sfalci d’erba o sfalci di potature che vanno in un fermentatore producendo gas il quale alimenta una caldaia o un cogeneratore.
Alcuni impianti di nuova generazione sfruttano la pirolisi, cioè la gasificazione della lignite, un componente del legno che crea gas che viene convogliato in un cogeneratore.
Attenzione a non confondere la caldaia a biomassa con gli inceneritori: la caldaia a biomassa funziona esclusivamente con una tipologia di combustibile, ad esempio una caldaia a cippato non funziona a oli di scarto.